Appunti di Degustazione

di Ivano Menicucci

Appunti di Degustazione


Montecristo Edmundo e Champagne Louis Nicaise
di Ivano Menicucci

1 Aprile 2020

Montecristo Edmundo con Champagne Louis Nicaise brut millésimé 2009: un abbinamento ben riuscito progettato a tavolino con l'ausilio della scheda di abbinamento ideata dal Cigar Club Castelli Romani. Presentata per la prima volta agli allievi del Corso di Abbinamento svolto l'anno scorso, in questa degustazione la scheda è stata utilizzata per esperimento in modo inverso.

Il sigaro

Il Montecristo Edmundo, un parejo con cepo 52 e largo 135 mm, esprime in pieno il concetto di eleganza dei sigari cubani. È realizzato con i pregiati tabacchi della Vuelta Abajo e la sua qualità si percepisce già alla vista, esibendo il manufatto un’ottima fattura degna del suo nome. Presenta una capa colorado maduro rossastra e serica, luminosa, uniforme e vellutata, un riempimento regolare e all’udito il classico fruscio del sigaro in buona salute. Segnali questi che, al pari delle innumerevoli spie verdi sulle consolle di controllo a Cape Canaveral, segnalano il "tutto ok" per l'imminente ignizione.
Dopo il taglio della perilla, i sentori a crudo si mostrano docili e non invadenti, con effluvi di legni dolci, cioccolato al latte e un pizzico di muschio in sottofondo.
Dopo l’ignizione e qualche puff conferma la sua eleganza con cacao, legno di cedro e una buona speziatura, una punta di sapidità e una forza ben percepibile e dosata. Mantenendosi su un livello abbastanza costante a mano a mano che prosegue la fumata, nel secondo tercio aggiunge note di cioccolato fondente e frutta secca, macadamia in particolare e poi spezie dolci, liberando infine, con l’ultimo tercio, nocciole tostate e un pizzico di pepe. Una forza ben equilibrata con tutte le componenti, una discreta sapidità e una forza da medio a forte nel finale, un tiraggio eccellente con puff corposi e densi.
Il braciere ha mostrato una combustione regolare, con cenere compatta grigio scuro e non si è mai spento, nonostante il ritmo di fumata rilassato da lettura e meditazione.

Lo Champagne

Per accompagnare questo sigaro era fondamentale orientarsi verso uno Champagne strutturato ed evoluto, con almeno sei anni sui lieviti, al fine di godere degli aromi complessi regalati dalla lunga maturazione organolettica e necessari per creare sinergia con quelli generati dalla fumata.
Lo Champagne che ha accompagnato egregiamente l'esperienza è di Louis Nicaise, un vigneron con sede nel centro di Hautvillers, il paese famoso per l'abbazia del celeberrimo Dom Perignon. La Maison, situata nella Vallée de la Marne al confine con la Montagne de Reims, possiede nove ettari di vigneti su terreno calcareo argilloso ben ventilato, dettagli questi che anticipano l'eleganza e la buona struttura di questi vini.
La Cuvée, costituita prevalentemente da Chardonnay, con Pinot Noir e un pizzico di Meunier, si annuncia con un brioso giallo paglierino, invero non molto carico ma brillante e che promette tanto. E infatti già al naso, sublimati da un ricco e fine perlage e dal desiderio di libertà dopo tanti anni in bottiglia, i profumi si dipanano in un caleidoscopio di nocciole, miele millefiori e cioccolato bianco che ruotano come un carosello. A seguire ricordi di mais tostato e spezie dolci e in sottofondo la sempre presente freschezza agrumata di ananas, pompelmo giallo, litchi e vaghe reminescenze di resina e pinoli. In un ciclo perpetuo poi ripropone nuovamente tutto dall’inizio, senza stancare.
Anche con qualche grado di temperatura in più (quando si accompagna un sigaro e in più si legge un libro è infatti inevitabile che la temperatura salga un po’ nel bicchiere prima di consumarne il contenuto) tutte le componenti restano misteriosamente bilanciate.
La CO2 non diventa mai invadente in bocca, pur sempre presente nella flûte e mantenendo vivo l’elegante perlage nel tempo.
I profumi e gli aromi restano eleganti e composti e l’acidità si mantiene al giusto livello, come se tutte le componenti dello Champagne fossero dotate di vita propria e si autoregolassero per compensare le variazioni termiche.
Con una soddisfacente pienezza gustativa, questo Champagne regala importanti emozioni già da solo e grazie alla sua evoluzione e alla complessità aromatica si è dimostrato un candidato ideale per accompagnare in modo coinvolgente e appagante il Montecristo.