Cigar Club Castelli Romani - Davidoff Nicaragua

Davidoff Nicaragua - Nella Terra dei Vulcani
di Luigi Ferri - Rivista Sigari!

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29 Novembre 2015

Sono circa una trentina i vulcani del Nicaragua, che formano il temibile Cinturòn de Fuego, e non è difficile pensare che la loro attività, che dura da millenni, abbia influito significativamente e positivamente sulle caratteristiche geomorfologiche del territorio, rendendolo fertile e ricco di potassio, calcio, magnesio e ferro, tutti elementi utili alla crescita della Nicotiana Tabacum.
Il Nicaragua è oggi considerato il paese più interessante per le potenzialità qualitative di crescita nel mondo del tabacco da Sigari. Nel grande mercato statunitense si stanno affermando sempre più nuove marche e nuove linee di marchi, di grande qualità, che hanno eroso spazi ai sigari dominicani e honduregni. Segnali chiari di come negli ultimi anni sia cambiato il trend del core business del sigaro caraibico.
Il colosso di Basilea non poteva certo restare a guardare senza fare la sua contromossa. Il lancio ufficiale della nuova linea è avvenuto nel luglio 2013 ed Hendrick Kelner master blender dominicano racconta la genesi di questa nuova linea che parte nel 2003 quando la Davidoff, con l'acquisto di nuove "capas" dal Nicaragua (che ora hanno 10 anni di età), decise di avviare un progetto per la produzione di un puro nicaraguense. Kelner ha precisato che proporre un sigaro nicaraguense che fosse in linea con la filosofia produttiva della Davidoff non è stato facile. Alla fine, dopo numerosi tentativi di creare la miscela giusta, è arrivato alla realizzazione di quello che lui ha definito "il sigaro impossibile".
Kelner ha sempre studiato a fondo l'impatto sensoriale che il sigaro deve trasmettere al fruitore, cercando di miscelare tabacchi di diverse provenienze, al fine di rendere la fumata, dal punto di vista gusto-olfattivo quanto più bilanciata possibile, ricercando la massima finezza e una forza importante ma non invasiva.
Per la costruzione della linea Nicaragua, il master blender dominicano si è avvalso di cinque diverse tipologie di foglie una capa "jalapa habana-seed rosado" (shade grown), una capote "jalapa" e una tripla di "condega, estelì e ometepe". Non mi soffermerò a spegare i particolari delle "ligas", impiegate per i tre sigari, ma aggiungo soltanto che in nessuno è stato impiegato il Volado nella tripa. Lo Short Corona è frutto di una miscelazione di solo Seco, il Robusto di Seco e Viso ed il Toro di Viso e Ligero, in percentuali variabili secondo il formato.
E' interessante invece sottolineare che Kelner ha sottoposto i tabacchi, acquistati in Nicaragua, a una fermentazione supplementare in Repubblica Dominicana, per smorzarne la naturale aggressività e renderli più rotondi, nel rispetto della filosofia produttiva della Maison. Riferendosi poi al risultato finale ha aggiunto: "non dico che è migliore ma certamente differente". L'impressione che si trae dalla degustazione dei nuovi Davidoff conferma in effetti un diverso modo di interpretare la ricchezza organolettica dei tabacchi nicaraguensi che, trattati con particolari metodi di fermentazioni e stagionatura, esprimono in questi sigari un carattere più affidabile e suadente, ricco di nuance aromatiche sottili, meno imperioso e spigoloso ma non certo meno profondo rispetto agli altri prodotti del Nicaragua.
I sigari sono vestiti con l'anilla, nero-argento con il classico marchio Davidoff, e con il cintillo ocra con il logo della linea simbolizzando dai vulcani.

Davidoff Nicaragua Robusto

Presentato in un attraente tubo nero di alluminio, foderato con la lamina di cedro.
La costituzione è eccellente, con fascia colorado rosso-bruna, fine, serica, luminosa, leggermente untuosa. Al naso sentori di cioccolato.
L'attacco è equilibrato e profondo su note speziate e di cacao, sfumature di terra e pepe nero, echi di vaniglia.
Il primo terzo e di altissimo livello. La fumata e regolare il braciere procede parallelo, con una combustione impeccabile. Nel centro il bagaglio aromatico si arricchisce di sentori balsamici e intense note di frutta matura, con frequenti rimandi alla vaniglia ed alle spezie. Chiude ancora equilibrato con sentori di caffè tostato.
Di grande eleganza, dalla complessità ricca, a tratti seducente, con un sottofondo leggermente piccante e mai aggressivo che vivacizza tutta una fumata. Da medio a medio forte. Le numerose componenti aromatiche si succedono coerenza, ben integrate, in un'evoluzione suadente ma chiaramente avvertibile.
Per amatori, in un dopocena accompagnato da un Cognac XO.
127 mm x 50 - 16 euro

Davidoff Nicaragua Short Corona

Eccellente la costituzione e l'estetica con una capa serica, uniforme, luminosa, colorado con toni rosso-bruni, senza venature. A crudo si avvertono forti sentori di cioccolato.
La degustazione è decisamente piacevole, con un debutto fine ed equilibrato, di forza controllata, su note di cacao e rimandi di cuoio, spezie e pepe nero, seguite da chiari accenti balsamici. Nel centro emergono anche sentori di vaniglia mentre si affaccia una sensazione tostata che nel finale si incrementa accompagnata da note intense di caffè. Nonostante le ridotte dimensioni, l'evoluzione si dipana continua, in un quadro aromatico equilibrato, di ampia complessità e di buona profondità, con un finale lungo e bilanciato.
Combustione e tiraggio impeccabili, forza media.
Sigaro di buona personalità, consigliato a tutti per una fruibilità agevole, può accompagnare un Long Drink o un Porto Tawny.
95 mm x 46 - 10 euro

Davidoff Nicaragua Toro

Solita costruzione eccellente targata Davidoff, con riempimento perfetto. La fascia è vellutata, di buona luminosità, colorado con toni rosso-bruni, generalmente uniforme, di spessore medio-fine.
A crudo si avvertono intensi sentori di cioccolato.
La partenza è abbastanza potente su note di cacao e pepe nero con un sottofondo terroso a cui segue l'emersione di note speziate ed echi di cuoio. Nella parte centrale, in costanza di un registro medio-forte, si inseriscono sentori balsamici e ti frutta matura. Benché la combustione proceda regolare, a volte è necessario operare qualche piccola correzione del braciere, che tende un po' ad inclinarsi. Il tiraccio si mantiene comunque sempre regolare, come anche il ritmo, costante e piacevole. Nel passaggio tra il secondo ed il terzo terzo escono note di caffè, che vanno ispessendosi nel finale con sfumature tostate ed il permanere di sensazioni terrose.
La fumata è profonda ed incisiva, e al tempo stesso equilibrata e fine. L'evoluzione è bene avvertibile, anche se i cambi di marcia sono più a strappi, che non progressivi come nel Robusto. Per esperti, dopo un dopocena con un Brandy XO.
140 mm x 55 - 18 euro