Cigar Club Castelli Romani - Cohiba Behike Gioiello Habanos

Cohiba Behike - Gioiello Habanos
di Giuseppe Leotta - Rivista Sigari!

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29 Novembre 2015

Behike era il sacerdote che sovraintendeva ai riti indigeni Tainos, antichi abitanti delle terre cubane. Così quando si decise di festeggiare nel 2006 i quarant'anni del marchio cohiba (nato nel 1966 come speciale produzione privata per il leader maximum Fidel Castro e per doni ai capi di Stato, diplomatici ed altri dignitari), si decise di creare una produzione realmente unica e di darle il nome di Behike. È così che nascono i primi Behike, "i sigari più costosi al mondo" (come vennero prontamente ribattezzati dalla stampa internazionale): cento preziosissimi humidor realizzati con legni rari, madreperla e pelli di razza e tartaruga, numerati e contraddistinti da certificati di garanzia personalizzati per l'acquirente, contenenti ciascuno 40 sigari della vitola Behike (190 di largo per 52 di grueso) singolarmente numerati e rollati con tabacchi selezionati ed invecchia di cinque anni.
Il prezzo? Un dettaglio… Solo per la banalità della cronaca: 15.000 euro ogni humidor, 375 euro a sigaro. Salvo poi raddoppiare o triplicare o chissà che nei furiosi scambi e passaggi di mano tra facoltosi e collezionisti. Un grandissimo successo d'immagine per Habanos, che non è stato certamente buttato al vento; anzi ben curato e pianificato.

Da qualche anno ormai è nato un progetto di una linea ordinaria di Behike, che venne lanciata nei primi mesi del 2010, con un coup de teatre formidabile: Behike è il segreto meglio custodito di Cohiba, perché per realizzare questi nuovi migliori sigari del mondo, Cohiba c'ha messo nella tripa la quarta foglia, il "Medio Tiempo". Oggi non c'è appassionato che non discuta o non si incuriosìsca per questo Medio Tiempo e non c'è produttore extra cubano che non abbia voglia di mettere una foglia nella ricetta dei suoi sigari. Un gran successo, quindi.
Ma che cos'è il Medio Tiempo o fortaleza 4?
In realtà niente di particolarmente misterioso, dal momento che anche alcuni testi sull'Avana, risalenti soltanto a qualche anno fa, riferiscono appunto del Medio Tiempo come di una foglia più alta e più esposta al sole del Ligero (normalmente considerata la foglia più forte tra quelle che compongono un puro) e perciò avente una fortaleza superiore: se il Ligero è fortaleza 3, il Medio Tiempo è fortaleza 4.
Ma allora, se il Medio Tiempo un po' c'è sempre stato, perché oggi sembra essere diventato l'uovo di Colombo per creare sigari tanto unici? La risposta sta, forse, un po' nella logica, un po' nelle regole del mercato e un po' nelle motivazioni ufficiali di Habanos s.a.
Possiamo certamente dire che, come foglia particolarmente esposta al sole, quella del medio tiempo è di difficile coltivazione e selezione (il rischio è che si tratti di una foglia troppo concentrata e di fatto infumabile), che è stata curata solo per questi sigari di altissima gamma; d'altro canto, presumibilmente, il medio tiempo che è spesso usato per fare Avana, è quasi sempre finito, fino ad oggi, mescolato alle foglie di ligero, e trattato come tale; infine, il mercato ormai è padrone, e quindi creare l'aspettativa per una grande novità come questo sigaro con questa "nuova" foglia ha fatto bene (anzi benissimo) alle vendite.
Una premessa le schede di degustazione, è in questo caso più che in altri, obbligatoria.
Effettivamente i tre sigari che compongono la linea Behike sono sontuosi ed imponentei ed hanno un grande impatto visivo: sigari di grandi dimensioni (con cepo tra il 52 ed il 56), fasce luminose e setosei, anillas moderne e con effetti quasi tridimensionali, confezioni laccate di grande lusso. Un'opulenza ostentata che rappresenta una sfida di qualità già d all'aspetto esteriore. Una sfida che Habanos intende vincere ogni costo.

Behike 52

È il più piccolo della famiglia, ma di dimensioni già particolarmente generosi, 130 di largo e 52 di cepo (il cepo caratterizza il nome di tutti e tre questi sigari), per la nuova vitola una dedicata al "laguido n. 4".
Esternamente si presenta con capa serica Colorado, dorata e luminosa. Manifattura eccellente, con testa perfettamente rotonda, fascia ben tesa e riempimento particolarmente abbondante e senza vuoti. A crudo, tra gli altri, aromi di cuoio, cacao, fieno e vaniglia. L'avvio è particolarmente intenso in aromi, con sentori di lieviti (pane, brioche), di legno di cedro, spezie, prugna secca e cioccolato. La sensazione in bocca è dolce, con una cremosità e una pastosità del fumo che stupisce. Il primo tercio tuttavia non presenta una forza adeguata all'amplissimo ventaglio aromatico espresso. Certo è che le sensazioni olfattive sono veramente intense e si sviluppano in un continuo divenire e crescendo nel corso di tutta la fumata. Il secondo tercio si fa più terroso e pieno, ma anche più complesso aromaticamente, con note di sandalo, frutta secca e spezie. Superata la metà, la fumata diventa assai più forte e completamente saziante, con una pastosità ed una cremosità notevole, e anche il tiraggio (che all'inizio appare faticoso) diventa più facile.
Il terzo tercio è potente e cremoso, ma aromaticamente meno intenso (si avvertono dolci note fruttate e di vaniglia), con una virata verso toni più austeri ed asprigni che lo rendono meno straripante e più gestibile. Combustione regolare e tiraggio che può presentare qualche difficoltà iniziale a causa della grande quantità di tabacco. Persistenza notevole su note dolci.
Sigaro importante per potenza a portata di fumo nonostante il limitato largo (può benissimo essere una valida alternativa a moduli ben più grossi).
È tuttavia un sigaro ancora giovane, in cui le ricchissime notti romantiche non sembrano ancora esattamente amalgamate. Certamente un grande Cohiba, con quei caratteri di piacevole dolcezza e ricchezza aromatica che ci si aspetta da grandi sigari di questo brand; altrettanto certamente un sigaro che avrà moltissimo da guadagnare da un corretto affinamento per diventare outstanding.
Durata un 1h e 15 minuti. Prezzo 32 euro.

Behike 54

Il mediano di questo terzetto è una vitola "laguido n. 5", 144 di largo per un grueso di 54/56 inch.
Fascia Colorado, brillante e ben stesa, talora con qualche evidente venatura. Riempimento non sempre eccellente in tutti i campioni testati. A crudo sentori vegetali, di cuoio e frutta secca.
Il primo tercio risulta caratterizzato da forza media sull'impianto aromatico composto da note di legno di cedro, nocciola e pepe nero. La forza va in progressione su toni medio alti nel passaggio al secondo tercio (e così farà nel passaggio dal secondo al terzo tercio).
Il puro offre grande equilibrio e finezza: aumentando la forza, in bocca il fumo diventa più rotondo e pieno, con sapori dolci ed aromi mielati e fruttati. Finale di eguale equilibrio ma di maggiore profondità aromatica, con echi di caffè, cacao, pasta reale, biscotti, frutta secca, china. Armonioso, complesso, appagante: in queste tre parole e racchiusa l'essenza del Behike 54. Una palette aromatica amplissima e veramente difficile da descrivere e da rendere efficacemente in una scheda di degustazione. Peraltro, le dimensioni fisiche del sigaro permettono sia un percorso evolutivo coerente rispetto all'importanza del prodotto, sia una facilità di fumata veramente disarmante. In sintesi, si gode, e tanto, con estrema leggerezza d'approccio. In questo esemplare si immagina, più che negli altri due, l'incidenza differenziale del medio tempo in termini di rotondità e peculiarità organolettiche. Circa un 1h e 45 minuti di eccellente fumata senza asperità e di notevole equilibrio, forza medio-alta e piacevole lunga persistenza.
Buona la fase dinamica senza sbavature.
Prezzo 36 euro.

Behike 56

Eccoci infine al fratello maggiore, il Behike 56, vitola "laguido n. 6", ossia 166 di largo per 56 di grueso.
Le dimensioni sono davvero imponenti quasi sconvenienti. I campioni testati presentano capa Colorado brillante e senza venature, sottile e setosa, ma con alcuni difetti costruttivi francamente inaccettabili in prodotti di questo tipo e che ne inficiano la perfezione: qualche vuoto, una perilla di tonalità più scura rispetto alla capa ed un campione che presenta una evidente e lunga crepa trasversale. Dolci sentori a crudo di brioche pan pepato.
Forza medio alta già nel primo tercio con aromi di pane caldo, chiodi di garofano, miele, pepe e balsamico. Il sigaro procede forte ed in crescendo, ma abbastanza monotono aromaticamente (si avvertono, via via, note di spezie e legni aromatici, terra e spezie varie) nel proseguo, senza variazioni di rilievo nei restanti terzi di fumata.
Nel finale si avvertono inserimenti sapidi sul sottofondo dolce e speziato.
Sigaro complesso, ma di fatto abbastanza stancante per mole di fumo, durata, forza e mancanza di efficaci cambi di ritmo aromatici. Non riesce ad esprimere nella lunga fumata tutte le sue potenzialità aromatiche. Benchè già godibile per la grande facilità di fumata, necessita più degli altri due moduli di un periodo di affidamento, per dar modo alle note aromatiche di amalgamarsi e meglio esprimersi. Dinamica ottima (tanto la combustione quanto il tiraggio).
2 ore circa di fumata lenta: è un modulo che può benissimo sostituire un prominente.
Prezzo 39 euro.